Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

 
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Celle di San Vito
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Un po' di storia

Intorno all'anno 1000, presso il torrente Freddo, che dista un Km. da Castelluccio Valmaggiore, vi era un piccolo cenobio di cui è sconosciuta l'epoca della fondazione e la regola. Il convento era dedicato a San Nicola.
Quel luogo era stato scelto dai monaci per accogliere e difendere i pellegrini che andavano in Terra Santa. Più tardi a causa della malaria i religiosi si spostarono sulla montagna, dove oggi è situato Celle di San Vito e qui costruirono delle cellette che servivano loro come dimora estiva.
Nel 1105 i religiosi lasciarono il convento, sconosciute sono le cause dell'abbandono.
Dopo un secolo, Papa Gregorio IX, nell'anno 1228, chiamò dalla Spagna i Cavalieri di Calatrava, che rimasero in Italia pochissimo tempo poichè nel 1284 furono richiamati in Spagna. Il convento a poco a poco cadde in rovina e per sempre. Su quella montagna rimasero solo le cellette, che verso la fine del 1200 vennero occupate da una colonia di provenzali, soldati mercenari di Carlo d'Angiò, reduci da Lucera dopo aver sconfitto i Saraceni che avevano occupato la piccola città. Erano poveri coloni provenzali che seguivano le sorti del loro signore e prova ne sia la tradizione linguistica e culturale franco-provenzale che tutt'ora viene parlato insieme al Comune di Faeto.
Dalle celle abitate dai coloni provenzali e dal piccolo santuario dedicato a San Vito, il paese prese il nome di Celle di San Vito.
In data 26.10.1862, il Re d'Italia Vittorio Emanuele II, con Regio Decreto, denominava il comune in "Celle di San Vito".

 

 

Da visitare

 

Il Centro storico di Celle San Vito vi sorprenderà con i suoi vicoletti che si inerpicano tra le case in pietra a vista. A rendere il tutto ancor più speciale le scritte delle vie in franco-provenzale su pannelli di ceramica decorata.

Il belvedere. Celle offre vedute emozionanti della valle del Celone, ma non solo. In una piazzetta che guarda ai monti ad ovest del borgo noterete un bellissimo pozzo.

Chiesa Santa Caterina. È uno dei monumenti più importanti del paese. Risale al XIX sec., l’edificio dalla bella facciata propone al suo interno un altare di marmo pregiato sormontato da un bellissimo crocifisso ligneo a grandezza naturale.

La Fontana con lavatoi pubblici. Un’acqua limpida e fresca zampilla in questa fontana dotata di lavatoi pubblici, un tempo luogo di incontro e socializzazione per le donne del paese che venivano qui per lavare i panni.

Arco dei Provenzali. Antica via d’accesso al borgo formato da due portali a tutto sesto in pietra.


 

 

Folklore, feste e sagre

 

 

Venerdi Santo - Via Crucis. Nell'ambito delle celebrazioni della santa Pasqua, si ricorda la Passione di Nostro Signore con una processione che si snoda per le vie del paese, a cui partecipano tutti i fedeli.

25 aprile - Sagra dell'Agnello. Antica sagra paesana, in cui è possibile degustare assaggi di agnello preparati nel pieno rispetto delle norme gastronomiche della buona tradizionale cucina del subappennino dauno;

15 giugno e 8 agosto - Festa di San Vito, San Modesto e Santa Crescenza. La cittadinanza sente molto la vicinanza di questo Santo da festeggiarlo in due momenti temporali, :il 15 giugno, con una processione nella tarda mattinata preceduta dalla banda musicale. L'8 agosto: le statue dei Santi muovono in processione adagiati su carri adornati da drappi e fiori, accompagnati a piedi dai fedeli, dalla chiesa di Santa Caterina a quella del vecchio santuario di San Vito, posta fuori dal paese a circa tre km su monte San Vito, qui viene celebrata la santa messa. Il momento conviviale segue con un pranzo, organizzato all'aperto con portateco. Il pomeriggio sempre in processione le statue dei santi ritornano in paese.

12 agosto - festa dell'emigrante. Il paese festeggia il ritorno a casa dei suoi emigrati celebrando in giornata una Santa Messa in lingua Franco-Provenzale. La giornata è allietata dalla presenza di complessi musicali.

13 agosto - festa patronale in onore di S. Vincenzo Ferrer. La mattina viene celebrata la santa messa in onore del santo, subito dopo la statua del santo viene portata in processione accompagnata dai fedeli e dalla banda musicale, muovendo dalla chiesa di Santa Caterina attraversando le vie del paese. I festeggiamenti si concludono con fuochi pirotecnici e musica.

Agosto - Festa del vicino. Il paese festeggia tutti i vicini! Ogni vicino prepara una portata da condivere con gli altri vicini in una cena comune per le vie del paese.

17 agosto - giornata del disabile: il paese festeggia la giornata dedicata ai disabili ospiti del centro UAL con una processione dalla chiesa di santa Caterina fino al centro UAL, celebrando una santa messa.

18 agosto - sagra dei cicatelli. Stand gastronomici assaggi allietati da musica e ballo in piazza S.Vito.


 

 


 
 
 
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